13 luglio, siamo di nuovo in partenza, destinazione Isorella, comune nella bassa Bresciana orientale. Ci attendono 30 km di asfalto rovente. Ci affidiamo a google maps, per la ricerca di un percorso alternativo alla strada statale, così banale e povera di ispirazioni da trasmettervi. Non ci tradisce e percorriamo strade strette in mezzo a campi di granoturco, incrociando trattori con ruote talmente grandi da arrivare quasi al tettuccio del nostro camion. Qua e là qualche cascina, campi con balle di fieno parcheggiate al sole in attesa che si asciughi bene il fieno. Man mano che ci addentriamo nella “bassa”, cambia il paesaggio.
Costeggiando l’aereobase di Ghedi ( sede del VI°stormo caccia ) notiamo in lontananza, sulla pista, un Tornado pronto al decollo. La meta si avvicina, il paesaggio da rustico, si trasforma in industriale. Alla nostra destra capannoni di aziende, a sinistra ancora alcuni campi di granoturco e altri di pomodori. Incrociamo un bimbo in bicicletta, che incurante del pericolo, impenna la sua “graziella” tricolore e procede su una ruota. Un tuffo indietro nel passato pervade la memoria. Sono ancora chiari i ricordi di quando anche io, scriteriato ragazzino, percorrevo le strade del quartiere su una ruota sola. Altri tempi….Ci avviciniamo alla meta, ci facciamo accompagnare dal lento scorrere del Naviglio,che sembra volerci indicare la direzione.
Eccoci arrivati. Il sole lancia ancora raggi caldissimi sulla piazza. Stavolta abbiamo alleati dei piantoni posti al bordo della piazza, che ci regalano una meravigliosa ombra, ed una delle poche fontanelle ancora attive, ci permette di rinfrescare il viso. Il rumore dei trattori che passano sulla statale, viene coperto dal frastuono di un caccia decollato da poco dalla base di Ghedi. Speriamo che non ci siano voli notturni, che disturbino lo spettacolo. Il campanile della chiesa,intitolata a Santa Maria Annunciata, con i suoi rintocchi, sembra voler richiamare tutti al silenzio.
Ma ecco che arrivano i nostri ragazzi della cooperativa ” Il gabbiano” di Pontevico. È tutto pronto, ci attendono gli alpini che, anche quest’anno, ci accolgono nella loro sede e ci offrono una cena meravigliosa. Il campanile batte otto rintocchi, salutiamo e ringraziamo gli alpini per averci rifocillati. Satolli come dopo un pranzo di nozze, ci prepariamo per lo spettacolo.
I nove rintocchi del campanile ci indicano che è ora. Un pizzico di pazzia, due gocce di poesia, il tutto spolverato da un pò di magia …e la ricetta della felicità è pronta anche per la piazza di Isorella, come raccontato dalle immagini di AdrianoTreccani. Ringraziamo l’amministrazione comunale per averci invitati, gli alpini per la cena, lo sponsor “Festa logistic” per aver contribuito,e tutto il pubblico che ci ha applaudito. A presto Isorella.