14 luglio inseriamo le coordinate, si parte per Manerba del Garda.
Per la prima parte del percorso, in tangenziale, regna la monotonia, cerchiamo di rallegrare il viaggio accendendo la radio, ci facciamo accompagnare dalla bellissima “Si, viaggiare” del grande Lucio Battisti. Saltano subito alla memoria le sere d’estate, al mare, in compagnia degli amici, a cantare sulla spiaggia. Canzoni che hanno segnato un’epoca che, ahimè, non torna più.
Usciamo dalla monotonia della tangenziale e ci inoltriamo nelle bellissime colline Moreniche. Pensate che queste zone sono abitate fin dai tempi del neolitico, quando gruppi di cacciatori-coltivatori costruivano le loro palafitte sulle rive dei laghi. Tutt’intorno filari di vigne ci abbracciano, i grappoli d’uva si fanno accarezzare e baciare dai raggi del sole. La terra asciutta, l’aria, che porta i profumi del lago, fanno maturare i frutti, che a settembre doneranno il loro nettare degli dei, famosissimo in tutto il mondo.
L’ingresso ad una famosa cantina della zona, ricorda molto le vecchie cascine d’un tempo dove a settembre le gerle piene si svuotavano nella tinozza e si pigiava l’uva ancora con i piedi. Una villa in stile moderno con annessa piscina, mi fa ritornare con i piedi per terra ( anzi, sul camion…)
Arriviamo in piazza. Il caldo non molla la presa, ma la vista mozzafiato che si può godere dalla piazza, ci fa dimenticare per qualche minuto i 39 gradi. Anche oggi allestire, sarà una bella sfida. La voglia di portare anche qui a Manerba un pò di magia, ci sprona a dare il massimo. È sera… Anche oggi abbiamo vinto noi.È tutto pronto, arrivano anche gli attori della cooperativa ” la rondine” di Mazzano.
All’imbrunire la piazza è piena in ogni ordine di posto e oltre. Quanta tensione. Entra in scena Cotoletta, ormai non si può più tornare indietro.
Vogliamo ringraziare l’amministrazione comunale, la Pro.loco per averci invitati, la parrocchia per la cena. Le istantanee di Giovanni raccontano un pò della poesia che proviamo ogni volta a trasmettere.





