27 agosto. Il lago di Garda ci attende. Dopo il rinvio della data dovuto alle condizioni meteo avverse, oggi il bel tempo ci garantisce che potremo esibirci in quel di Padenghe. Una meravigliosa località turistica del basso Garda dove ho trascorso tante domeniche della mia infanzia. Tanti ricordi riaffiorano alla memoria di quando, con tutta la famiglia, si partiva in direzione del “centro lago” della Fiat, caricando nel baule della 850 Special il necessario per trascorrere una bella giornata: cesta da Picnic con tutto il vettovagliamento per quattro persone e possibilmente di due colori diversi, frigo portatile, dal peso disumano per un ragazzino di otto anni, contenente “lo stretto indispensabile” per sfamare almeno tre famiglie per una settimana, barbecue a rotelle con rispettivo sacco da 5 kg di carbonella, attrezzatura da spiaggia comprendente materassino, secchiello e palette, l’immancabile pallone da pallavolo, racchetta da tennis con palline e abbigliamento di ricambio per il rientro serale. Mi sono sempre chiesto come facesse a starci tutta quella roba all’interno del baule. E’ anche vero che le pinne e le ciabatte da spiaggia le tenevamo all’interno della macchina, ma il mistero rimane. “Papà è un mago” pensavo ai tempi…
Ma torniamo ai giorni nostri. La prima parte del percorso è assai monotona, in questi caldi giorni il traffico in tangenziale non risulta intenso e il paesaggio non mi da grandi spunti di riflessione. Decido di seguire un percorso alternativo da quello consigliatomi dal navigatore, e mi affido ai ricordi di gioventù, quando ancora non esisteva la tangenziale e papà alla guida della sua auto attraversava tutti i paesi da Rezzato sino a Padenghe passando per il centro di ognuno. A distanza di anni alcune cose non sono cambiate, come il semaforo in centro al paese di Molinetto famoso per la sua strettoia, la discesa verso il ponte sul fiume Chiese che anticipa l’ingresso in quel di Bedizzole, altre invece hanno subito degli stravolgimenti dovuti all’aumento del traffico che congestionava i paesi. La nuova strada ci fa passare in campagna bypassando il centro di Bedizzole, un contadino alla guida del suo trattore ara il campo, probabilmente per prepararlo alla semina del “Quarantino”, un tipo di mais tra i più antichi che matura quaranta giorni dopo la semina e che ha una piccola pannocchia ricca di grani di forma tondeggiante. La farina che se ne ricava ha una percentuale di proteine più alta della norma. Purtroppo l’agricoltura moderna sta abbandonando questa varietà di mais. Più avanti cannoni sparano acqua bagnando i campi assetati che attendono la mietitura. Orsù siam quasi giunti in quel di Padenghe. Siamo all’inizio delle colline delle Valtenesi, dopo la curva ci si presenta un paesaggio da lasciare a bocca aperta, alla nostra destra una vista sul lago di Garda da incanto. Il cielo terso e la giornata di sole ci permettono di scorgere chiaramente Sirmione e Desenzano. In lontananza la maestosa presenza del Monte Baldo si presenta in tutto il suo splendore. Alla nostra sinistra troneggia il castello di Padenghe. Una fortezza millenaria, la più antica di tutta la Valtenesi, che fu costruita intorno all’anno mille e all’interno un piccolo borgo molto suggestivo. Da visitare perché è bellissimo!!! Siamo oramai sul posto, il parco si presenta in ordine e pulito a tal punto che ci sentiamo un po’ in imbarazzo a deturparlo con i nostri mezzi. Ci facciamo “coraggio” e scarichiamo l’attrezzatura. Il vociare dei bimbi presenti al parco giochi ci accompagna durante queste fasi, siamo certi che un bel numero di loro parteciperanno al laboratorio per prepararli allo spettacolo. Alle 18:00 si presentano in tanti e finalmente mamme e nonne possono, per qualche minuto, rilassarsi e scambiare quattro chiacchiere in assoluto relax, sapendo che i figli sono in buone mani. Arrivano, accompagnati dai loro educatori, anche gli attori della serata, stavolta tocca ai ragazzi della cooperativa “la rondine” di Mazzano. Artisti ormai “scafati” che si muovono sul palco con professionalità e leggerezza. E’ quasi ora di andare in scena, il pubblico è numeroso, gli adulti muniti di teli si siedono sull’erba, mentre i bimbi si avvicinano al palco. Si respira aria di gioia. Tanta gente, tanti bimbi, tanta musica, tanto divertimento.
Anche questo è il carrozzone
e allora …. iniziamooooo!!!
Un grazie all’amministrazione comunale per averci invitati, e ai ragazzi della cooperativa “ la rondine” per la loro partecipazione.