10 agosto, ora di pranzo, siamo tutti un po’ più rilassati dopo la bella mattinata trascorsa al parco di Vermiglio ripensando alla serata di ieri, a quanta gente era presente in piazza. Chi ha giocato, scalzo a pallone, chi ha passeggiato nel verde costeggiando i laghetti e chi si è dedicato ad approfondire lo studio, in attesa dell’esame di laurea. In lontananza scorgo Cotoletta, sdraiato su un tronco nella sua solita “posa plastica” che schiaccia un pisolino ristoratore. Poco distanti, i ragazzi della cooperativa “Tonini Boninsegna”, si fanno immortalare in alcuni scatti fotografici, nei pressi di un carretto ricolmo di profumatissimi fiori e della scritta che richiama il nome del paese.
Un capannello di “Carrozzoni” (membri dello staff del carrozzone n.d.r.) ci ricorda che siamo nel bel mezzo della campagna elettorale per l’elezione del nuovo “sindaco del carrozzone” e Massimo, intervista i “candidati”. C’è chi promette bustarelle, in cambio di cosa non è stato specificato e chi, invece, promette un aumento di 100 euro (su cosa, non si è capito molto bene ma questa è la proposta politica). Sembra di essere in una vera campagna elettorale, e … cosa non si farebbe per una poltrona! Poi, con la mega tecnologia del suo potente cellulare, monta in un batter d’occhio un’edizione speciale del tg con le interviste appena terminate. “Attendiamo con ansia il confronto diretto dinnanzi alle telecamere”, commenta qualcuno guardando il video appena ricevuto sul cellulare. Cotoletta si propone come mediatore. In questo clima di allegria, spensieratezza e famiglia, ognuno di noi trova un modo diverso per rilassarsi cogliendo l’occasione di respirare un po’ di aria pulita. Il sole ci fa compagnia, e nonostante siamo in montagna, ci tiene belli caldi. La colonnina del mercurio, anzi il display del cellulare, segna i 33 gradi. Alle 16 è prevista la partenza per Pellizzano, un tragitto molto breve, poco più di 2 chilometri. Si arriva quindi velocemente in paese, attraversiamo il ponte, guardo nell’alveo del fiume e anche qui si vedono i segni di questa estate siccitosa, è poca l’acqua che scorre sotto le gomme dei nostri mezzi. Siamo giunti sul posto, gli automatismi acquisiti a scaricare e montare ci permettono di allestire velocemente l’area spettacolo. Si riesce a lavorare in armonia, sembriamo la “famiglia felice” di un noto marchio alimentare. Tutt’intorno a noi verde e piante, il profumo dei fiori presente nell’aria ci inebria, le cicale ci cantano le loro canzoni attraverso la vibrazione delle lamine poste sull’addome (i tombali n.d.r.). Arrivano i bimbi per i laboratori, il loro vociare gioioso rallegra il parco. Il tempo vola e il sole sembra stanco, cuscino sotto i raggi, decide di andare a riposare dietro il monte. Comincia ad imbrunire, le sedie sono posizionate, le ultime prove con gli strumenti mentre il Rosso si concentra sulle regolazioni del microfono, spostandosi da una parte all’altra del palco: “Un pò più di alti”, “togliamo il riverbero”. Prova a recitare un pezzo “Credo nello sguardo della Gioconda…” no, qui fischia abbassa un po’ Dopo varie misurazioni, riesce a trovare il mix perfetto.
Possiamo dedicarci alla cena, visto che anche gli attori della cooperativa “Tonini Boninsegna” sono presenti.
Alzo il naso all’insù e scorgo dal campanile poco distante, che l’orologio segna già le 21. I posti a sedere sono esauriti, c’è gente anche in piedi. Da dietro al pubblico si sente suonare la tromba di Pietro e poco dopo il sax di Michele. È iniziato lo spettacolo. I ringraziamenti di rito li rivolgiamo all’amministrazione comunale che, invitandoci, ci ha dato la possibilità di trasmettere quella sana pazzia e tanta voglia di inclusione propria del carrozzone. Anche questo è il carrozzone.