28 agosto il viaggio prosegue e anche il diario. Sul calendario contrassegnato da un cerchio rosso, si legge: Rodengo Saiano. I mezzi sono pronti, pieno di carburante fatto , scorte alimentari caricate, abbigliamento di ricambio pronto, dispositivi di protezione individuale ( scarpe antinfortunistiche n.d.r.) indossati. Possiamo partire! Ci attende un viaggio di 12 km, ce la faremo? Arriviamo velocemente in Franciacorta passando prima davanti ad un tempio della modernità e della moda come l’outlet costruito nel ventesimo secolo, fino a costeggiare e raggiungere l’Abbazia Olivetana eretta intorno alla metà dell’undicesimo secolo e dove vi è conservata una pala del Moretto rappresentante Gesù che consegna a San Pietro le chiavi e a San Paolo il libro della dottrina. Un salto tra presente e passato di quasi mille anni nel raggio di pochi km! Niente male. Il nostro viaggio prosegue verso un più modesto, ma bellissimo, parco. Calpestiamo l’erba con le gomme dei nostri mezzi, tutt’intorno famiglie si godono questo meraviglioso spazio verde, attrezzato con giochi per bambini, tavoli per picnic piste ciclabili. Come sempre accade, il nostro arrivo desta curiosità che viene soddisfatta dalle risposte di tutti “i carrozzoni”. Il sorriso rassicurante di Paola, quello pazzo del clown Cotoletta, quello allegro di Laura , sono una calamita per tutti i bimbi presenti, che vengono invitati a partecipare ai laboratori che si terranno alle 18. Iniziamo le operazioni di allestimento tra il vociare meraviglioso di bambini felici, un genitore se ne sta sdraiato su un telo a leggere il giornale, poco distante un altro spinge un passeggino. Mi volto e scorgo un giovane papà che aiuta il figlio a salire sul gioco della teleferica, mentre le mamme si godono un po di meritato riposo dalla quotidianità familiare. Vicino al camion staziona un bimbetto di circa 5/6 anni, che segue tutte le fasi di scarico dell’attrezzatura di scena. Occhioni azzurri scrutano il cassone del mezzo per cercare di capire quanto materiale deve ancora scendere. Ad operazione di scarico terminata mi concentro sul montaggio e lo perdo di vista. Mancano ancore poche cose e abbiamo finito, il mio sguardo viene però attratto da una piccola figura che si ripara dal sole sotto un albero. Gambe incrociate, gomiti appoggiati sulle ginocchia e testolina sostenuta dalle mani, occhioni azzurri sgranati… Si è lui, il ragazzino che seguiva le operazioni di scarico e che ora ha seguito anche tutte le fasi dell’allestimento, incredibile.
Sono le 18 iniziano i laboratori, la partecipazione è numerosa, questo è un buon segno per la serata. Andrea spiega ai bimbi cosa faranno durante lo spettacolo, li guida magistralmente durante tutto il laboratorio. Li congediamo verso le 19 dando loro appuntamento a prima dello spettacolo . La cena offerta dal G.A.S. ( gruppo di acquisto solidale) è deliziosa e abbondante, i fichi raccolti da poco sono gustosissimi, la frittata di ortiche è sublime, come tutto il resto della portate. Un applauso a tutto il G.A.S.
Gustare, apprezzare, applaudire:
Anche questo è il carrozzone
Nel frattempo sono arrivati anche gli attori della cooperativa “il Vomere” che saranno in scena questa sera. Nel parco il buio la fa da padrone, le persone occupano tutti i posti a sedere mentre altri sono in piedi tutt’intorno. Questo vuol dire che tra poco tocca a noi, ringraziamo l’amministrazione comunale per l’invito e cominciamo lo spettacolo !!